
“Antonio Arena facci un gol”
SUGGESTIONI E RACCONTI NELL’INCONTRO CON CLAUDIO ARENA FIGLIO DELL’EX BOMBER BIANCAZZURRO ANTONIO ARENA
“Antonio Arena Facci un gol”. Era il ritornello che accompagnava i cori del cuore del tifo biancazzurro nell’indimenticabile stagione del salto in C1 del 1986. Antonio Arena(102 presenze. 22 gol nel Martina), scomparso prematuramente nel 2021, fu uno dei protagonisti di quella straordinaria promozione in C1 del Martina costruito con grande acume dal presidente Marangi e guidato dal tecnico Ambrogio Pelagalli che seppe amalgamare una nidiata di giovani talentuosi provenienti dalla Beretti con alcuni più esperti reintegrati a gennaio. Di quel Martina è difficile dimenticarne le imprese, il presidente Franco Marangi da sempre riconosciuto tra i più vincenti della storia biancazzurra, oggi non è voluto mancare al saluto al figliolo del grande Antonio Arena in un incontro a cui hanno preso parte alcuni appassionati incoraggiati dallo storico Biancazzurro Tonio Messia che ha improvvisato una accoglienza di riconoscenza alla memoria del papà di Claudio Arena con tanto di omaggio di targa, libro e dedica del presidentissimo Marangi. Un incontro che è stato un mix di ricordi, aneddoti raccontati dal presidente Marangi che uniti alle statistiche sempre impeccabili di Martino Serio, Tommaso Laudisa, Giuseppe Ancona e Antonio Tripepi, hanno fatto ripercorrere le gesta biancazzurre di quel periodo, imprese che lo stesso Claudio Arena aveva vissuto nei racconti del suo papà che ,a suo dire , metteva sempre Martina ai primi posti quando raccontava della sua carriera di bomber. Recentemente una sua bellissima foto risalente ai tempi in cui vestiva la maglia dell’Atletico Leonzio, catapultata nel web da un sito specializzato ha fatto registrare centinaia di migliaia di visualizzazioni ed è stato il gancio per il contatto proposto dal grande appassionato Stefano Conserva allo storico Tonio Messia autore di due volumi preziosi ricchi di dettagli e statistiche sulla storia del Martina calcio. Un revival di emozioni che spiega ancora una volta il forte legame che resta indissolubile tra chi ha indossato la nostra gloriosa maglia e la città di Martina.